Pomodoro Pantano di Ardea - Stortone (Lycopersicon lycopersicum)
Raccolta Fondi
25 Semi
Coltivazione: facile
Produzione semi: principiante
Semina: da marzo a giugno
Dettagli
Pomodoro Pantano di Ardea - Stortone (Lycopersicon lycopersicum): siamo orgogliosi del ritrovamento di questo cimelio del comune che ci ospita. Pomodoro "storico" coltivato nel comune di Ardea e limitrofi, alle porte dell'Agro Pontino. Conservato da pochissimi appassionati era ormai quasi solo un ricordo, non è stato facile reperirne le sementi . La pianta è determinata, mediamente produttiva, particolarmente rustica. Le bacche, di forma costoluta e irregolare (da qui il nome più antico: Pomodoro Stortone), è di grandi dimensioni, dai 350 ai 500 grammi e più, la polpa è compatta, (compatibilemente alla qualità del terreno), molto saporita, con pochissimi semi. Il pomodoro è un di bel rosso striato di verde e giallo dorato. Pronto in circa 90 giorni dall'emergenza. Se coltivate nei comuni di Ardea e limitrofi (Aprilia, Albano, Anzio, Pomezia) potete richiedere gratuitamente le sementi del Pantano di Ardea lasciando un messaggio in fase d'ordine o telefonando, anche ritirando presso la nostra sede.
Il ritrovamento
L'Italia conserva moltissimi ecotipi tradizionali di eccezionale qualità, sempre più a rischio, il mancato ricambio generazionale va disperdendo le tecniche prima comuni di selezione e conservazione delle sementi. Cercatori di Semi grazie alla costante ricerca, ai collaboratori e appassionati conta nel ritrovamento e salvataggio di numerosi ecotipi. Il Pantano di Ardea è solo uno di questi.
A volte sono le persone a scriverci, raccontandoci la storia di varietà riprodotte e conservate per moltissimi anni, come la signora Elisa Chinellato, che ci ha donato i semi dell'incredibile pomodoro tramandatogli dallo Zio in un percorso che durava da più di un secolo; o Toni del Mussét e il suo Pignoétto dal dente, Mais Cinquantino estremamente rustico che usava coltivare durante l'alpeggio. Il Pantano di Ardea, città che ospita la nostra tenuta, ci venne segnalato da un coltivatore che lo ricordava negli anni '60 del secolo scorso, lo descriveva come un grosso pomodoro costoluto, molto irregolare, chiamato Verdone o Stortone. La ricerca è durata circa due anni, per arrivare a tre coltivatori che ancora coltivavano la varietà nei loro orti, da cui abbiamo reperito le sementi. La prima fase è la coltivazione, in orti isolati, come unico della specie . In questo modo si verificano eventuali fitopatologie, la morfologia e la qualità delle bacche o dei frutti. La seconda fase è contattare un ente che possa effettuare un ulteriore controllo, questa è la parte più complicata. Fortunatamente nella nostra regione esiste l'ARSIAL: agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio, nonostante le difficoltà dovute alla pandemia si sono occupati di ricevere le sementi con estrema disponibilità, queste sono state poi coltivate per poter essere sottoposte a un'analisi genetica che stabilirà l'eventuale "genuinità" della varietà. Successivamente si inserirà l'ecotipo nel "registro volontario delle varietà a rischio erosione genetica". Questo è un enorme aiuto alla tutela dell'agrobiodiversità. I semi del Pantano di Ardea, del Tabacco Reale dei Savoia, del Pomodoro Chinellato, della Zucchina Pantesca, del Cetriolo di Aldeno, del pomodoro Spagnoletta di Gaeta, del Pomodoro Galatino, del Pomodoro Re Umberto, della Zucca Santa Bellunese, del Bombolino Toscano e di tutte le varietà ritrovate possono essere richiesti gratuitamente se si è residenti o si coltiva nei comuni limitrofi alla zona di provenienza come indicato nella scheda esplicativa di ognuno di questi.