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Zucca Santa Bellunese (Cucurbita maxima)

Zucca Santa Bellunese (Cucurbita maxima)

€ 3,50Prezzo

15 Semi

Coltivazione: facile

Produzione semi: esperti

Semina: da aprile a giugno

Esaurito
  • Dettagli

    Zucca Santa Bellunese (Cucurbita maxima): antica varietà veniva coltivata in Val Belluna ai bordi dei campi di mais,  solo nell'ultimo dopoguerra si è cominciata la coltivazione per file, sempre in ambito famigliare e di rado commerciale, di solito con semina a dimora nel mese di maggio dopo abbondanti concimazioni con letame. È uso nelle coltivazioni domestiche farla crescere su supporti come rampicante. La raccolta avviene da settembre ad ottobre. Il frutto ha una forma voluminosa e rotonda,  appiattita all'apice, del peso medio di circa 3 kg. La buccia dura, di colore solitamente verde ma talvolta con sfumature rosee e ampie zone gialle con numerose striature. La polpa è di colore giallo-arancio intenso, all'interno della quale vi sono numerosi semi bianchi; il suo sapore dolce la rende perfetta per qualsiasi tipo di preparazione, dai più comuni gnocchi ed il tradizionale risotto, fino ai saporiti dolci casalinghi come il pane alla zucca. Nel 2011 è nato il Consorzio di Tutela della Zucca santa bellunese con lo scopo di valorizzare questo tipico prodotto; il Consorzio garantisce la qualità e la tracciabilità di questo ortaggio dalle impareggiabili caratteristiche e partecipa con il suo prodotto ogni anno alla famosa Sagra della Zucca organizzata dalla Pro Loco di Caorera, nel basso Feltrino in comune di Quero Vas.

     

  • La zucca e il maialino

    "La coltivazione delle zucche nella Val Belluna ha caratterizzato, almeno negli ultimi due secoli, l’economia domestica delle famiglie contadine. Stimolo alla coltura della zucca era l’allevamento del maiale, per il quale le cucurbitacee costituivano un alimento eccellente. Infatti la sua coltivazione si diffuse nel corso del XIX secolo proprio a seguito di un incremento dell’allevamento del maiale, reso possibile dall’introduzione e diffusione della patata all’inizio del secolo. Nell’alimentazione umana aveva dunque un ruolo abbastanza secondario. Era comunque abitudine coltivarla in consociazione con il granoturco, seminata all’interno del campo oppure, un po’ più razionalmente, veniva coltivata ai bordi del campo. Se l’alimentazione animale era il destino prevalente, la zucca trovò impiego anche nell’alimentazione umana e in forma minore per ricavarvi qualche oggetto, ciotole e soprattutto borracce. A conferma della forte tradizione e intere"
    Fonte: https://www.venetoagricoltura.org/

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